La chiesa della collegiata

La Chiesa della Colleggiata erge in posizione elevata da cui si può ammirare l’imponente complesso architettonico del Duomo col suo annesso chiostro benedettino, l’ex monastero e la vasta Conca d’oro. Una chiesetta già esistente dal 1454  , modesta ma molto frequentata dai fedeli, dedicata al SS. Salvatore e affidata alla Confraternita omonima e della “Compagnia della Resurrezione.

Col diffondersi del culto al SS. Crocifisso (del sec. XV), si sentì il bisogno di ingrandire la Chiesetta, aggiungendo varie cappelle, di cui la più importante fu quella dedicata alla già venerata immagine di Gesù Crocifisso. In seguito l’Arcivescovo Venero (1619-1628) fece realizzare un altro ampliamento di maggiore rilievo con la navata centrale. Così, nei primi del 1700, iniziarono gli ulteriori lavori ultimati il 25 ottobre del 1718. Nel 1719 fu fatto il primo pavimento con mattonelle in ceramica maiolicata, con disegni ornamentali policromi. Qualche traccia la si può notare ancora oggi sotto gli stalli del coro ligneo e nel pavimento dei sotterranei della navata centrale. Nel maggio 1801 la Chiesa fu pavimentata con mattoni in marmo, e la lapide posta accanto alla porta principale ci attesta che i lavori murari sono stati ultimati nel 1719 e che la Chiesa, già completata, fu consacrata dall’Arcivescovo Testa e dedicata al “SS. Salvatori Crucifixo” il 13 ottobre 1754. Nel 1841 il Canonico S. Gentile, rifece a sue spese i tetti e le volte crollanti. Ma con errore architettonico abbassò a rette le due volte a botte delle navate laterali. Queste furono riportate all’origine nel 1965. Tra i tesori d’arte custoditi ,occupa un posto eminente il grande pannello in maiolica, formato da mattonelle di ceramica maiolicata policroma, posto all’esterno dell’abside della Chiesa omonima, per complessive 1500 mattonelle di cm. 18 con una superficie di circa mq. 50, il più grande del genere in Italia. Il pannello, iniziato l’8 maggio del 1718 ed ultimato il 20 dicembre dello stesso anno, raffigura un Crocifisso centrale, con sotto un ricco baldacchino azzurro, tenuto aperto da angeli, ai piedi della Croce è riportato il Duomo che spicca in mezzo al panorama dell’antica Monreale, circondata dagli alti monti. Una scritta in latino dice: Proteggerò questa Città e la salverò per me, che sembra essere la risposta del Crocifisso alla continue invocazione del popolo monrealese: Grazia Patruzzu Amurusu…Grazia.

 

Fonte: Pro Loco

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Chiesa della Collegiata
Tipologia Musei e cultura
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