CHIESA di SS. SALVATORE (detta la Collegiata)

La Chiesa del SS. Salvatore, detta la Collegiataposizionata all’estremità nord della città e in posizione elevata, esiste già al 1454. Sede della confraternita del SS. Crocifisso viene indicata come prima chiesa stazionale delle processioni di quaresima. L’arcivescovo Venero, miracolato dalla peste e qui sepolto nel 1628, ne fece ampliare la struttura architettonica, affidando ai sacerdoti la custodia della statua del venerato crocifisso ligneo. Dal 1624, anno della peste, ogni 3 maggio, partendo dalla chiesa la statua viene portata in processione per le vie della città. Secondo la tradizione popolare, alla fine del XVI secolo, il Crocifisso venne sottratto ad una nave turca che navigava nel Mediterraneo. Conteso dall’equipaggio cristiano di palermitani e monrealesi fu deciso di adagiare l'oggetto sacro su un carro trainato da buoi: ovunque esso si fosse fermato, sarebbe sorta una chiesa che avrebbe custodito il Crocifisso. I buoi interruppero il loro cammino in territorio monrealese in quel luogo dove oggi sorge la Chiesa della Collegiata. Nel 1719 la Chiesa venne ampliata ed abbellita con stucchi, tele ed altari. Ai lati di quello maggiore rimane parte della originaria decorazione in stucco realizzata nel 1723 da Giacomo Serpotta. Comprendeva una figura dell’Onnipotente, le statue dei quattro evangelisti e dieci teste di cherubini per la navata a completamento degli studi architettonici e decorativi di Giacomo Guastella. Dopo il restauro neoclassico del 1840 sopravvissero solo due statue trasformate in S. Pietro e Paolo. Storia e devozione si fondono nel quartiere della Carrubbella, così chiamato per la presenza di vegetazione spontanea di carrubo, si sviluppò intorno al ‘400. La Porta Carrubbella ne era l’accesso. La leggenda racconta che Guglielmo II si addormentò proprio sotto un albero di carrubo e nel sogno la Madonna gli indicò il posto dove avrebbe trovato il tesoro per la costruzione della Cattedrale. L’albero sempreverde del carrubo è diffuso in tutto il Mediterraneo. Per la ricchezza di questo legno, rossastro, duro e pesante, che veniva impiegato per costruire navi e mobili, il quartiere fu abitato da mastri falegnami ed artigiani che lo usavano per la lavorazione di oggetti decorativi. I semi della pianta, ovali e molto duri, un tempo erano usati come pesi per l’oro, l’argento e le pietre preziose.

Crediti: Arch. Paola La Scala

Latitudine
38.08382325259596
Longitudine
13.292037723820782
Immagine anteprima
Image
Chiesa della Collegiata
Tipologia Musei e cultura
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Peso
955.00