Barrio Carmine

Originariamente il quartiere Carmine ( Karmel  ha origine ebraica e significa “Giardino)  era un immenso giardino. Nel 1509 appare come l’unico quartiere di forma geometrica poichè si configura in assi viari.

Rappresenta la parte estrema del paese ed infatti le cinque vie sporgono e fuoriescono sul panorama della Conca d’Oro. Denominato “Giardino della Corte”, vi erano le abitazioni dell’Arcivescovo e comprendeva la contrada dell’Arancio, dell’Odigitria, dell’Orto Mangano, della “Varanni”, dei Barattieri, dell’Ucciditore, delle Carceri, di Sant’Orsola, e dello Gebbione. 
L’appellativo “Giardino della Corte” scompare quando l’Autorità temporale dell’Arcivescovo cessa ed il quartiere viene chiamato Carmine come l’omonima piazza.
Un quartiere ricco di corsi d’acqua e fontane pubbliche formato da abitazioni modeste, abitata da piccoli proprietari terrieri, braccianti agricoli, piccoli allevatori di bestiame. In fondo, nell’attuale via Duca degli Abbruzzi, detta “la calata dei jenchi” (giovenchi), vi era il Macello; la principale attività commerciale era quella dei calzolai o conciatori di pelle.

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Quartiere Carmine
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